ORIGINE DI UN NOME :

 

La tradizione vuole che il nome “Lierna” sia di origine Romana e derivi dal latino Hyberna, che significa accampamento invernale.

Questa credenza deriva dal fatto che i romani si insediarono per molto tempo sulle rive del nostro lago e, indotti dalla dolcezza del clima, vi collocarono degli accampamenti invernali per le loro truppe.

Questa tesi è stata sempre sostenuta da molti autori, dalle guide turistiche e soprattutto dai fascisti, poiché nell’ era fascista ogni cosa doveva ricordare la grandezza romana.

Secondo alcuni autori, però, il nome deriverebbe da Li, che significa luogo, sito, ed Ern, o Erna,  che significa dirupo. Se si osserva il paese, si può facilmente notare che esso si trova sotto le rocce dei monti sovrastanti.

La tesi è avvalorata dal fatto che nella zona sono presenti toponimi dianalogo significato, come Erna, sopra Lecco, e Pioverna in Valsassina.

 

La foto sotto della esposizione Mosaico Romano.

 

Una breve storia di Lierna, di Franca Panizza.

 

 

Lierna è situata sulla Riviera Orientale del Lago di Como tra Mandello e Varenna ed è costituita dalle frazioni di Grumo, Casate, Mugiasco, Olcianico, Sornico, Castello, Giussana, Ciserino, Genico, Villa e Bancola. Prende forse il suo nome dal romano "Hibernia", quartiere invernale di truppe romane, anche se l'ipotesi più argomentata  è quella di un'origine celtica.Alcuni reperti archeologici, e in particolare il pavimento a mosaico trasportato a Palazzo Belgioioso a Lecco, al Museo, confermano tuttavia una presenza romana sulla quale si è diffusa la Rivista della Società Archeologica Comense nel 1876.Il primo documento notarile riguardante Lierna è dell'854. Il paese, feudo del Monastero di S. Dionigi di Milano dal 1035 al 1202, fu a lungo conteso tra Milano e Como, tra i Torriani e i Visconti, offrendosi addirittura nel 1375 in soggezione a Varenna. Nel 1499 passò sotto il dominio di Marchesino Stanga e nel 1533 sotto quello degli Sfondrati di Cremona, feudatari della Riviera sino al 1788.Nel 1743 avvenne la separazione amministrativa del Comune di Lierna da quello di Mandello.Nel 1619 la chiesa di S. Ambrogio divenne parrocchiale e nel 1626 fu riedificata e ingrandita. Antonio Anzani, rettore, fu il primo parroco di Lierna.Il paese fu in perpetua contesa con Esino per i diritti sui boschi e con Varenna per i diritti di pesca e i confini. Il paese ha fornito vasta emigrazione nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento, in particolare verso Argentina e Uruguay, dove numerosi liernesi si distinsero in attività industriali, agricole, artigiane e artistiche. I Balbiani e i Pini fecero fortuna con i liquorifici in Argentina, Bartolomeo Panizza fu allevatore in Uruguay, Davide Giosìa Barindelli avviò un grande laboratorio di falegnameria a Buenos Aires. Giuseppe Lelio Balbiani fondò numerose aziende agricole. Emilio Bonesatti fu direttore generale delle rendite a Buenos Aires. Altri Bonesatti invece si distinsero nella musica, sia come studiosi che come concertisti. Splendide ville abbelliscono il paese e quasi allo sbocco del paese in direzione di Varenna si trova la magnifica Villa Pini, nel cui giardino si trova una freschissima sorgente di acqua ferruginosa. Ulivi (un tempo anche molte viti) ammantano il declivio su cui sorge l’abitato che si stende oltre la vecchia statale che lo attraversa fino al lago dove, in località Riva Bianca, un antico castello mostra i suoi ruderi.